Molte modelle e modelli sono convinti che basti avere un’agenzia oppure avere realizzato il composit ed il book fotografico ed averli consegnati alla stessa per poter lavorare con una certa frequenza.
Forse non è propri così, i modelli e le modelle che si propongono ogni giorno alle agenzie sono tantissimi, questa professione ed in generale le professioni legate al mondo della moda, dell’arte, dello spettacolo, della comunicazione attirano moltissime persone che vorrebbero guadagnarsi da vivere svolgendo queste professioni.
Una volta però terminata la “favola” c’è la vita vera, fatta di chilometri di autostrada, giornate passate i treno per andare e venire dalle locations, orari, contratti da rispettare e così via.
Fin qui tutto bene sempre a patto il lavoro ci sia, ma il lavoro c’è ed è a singhiozzo, non mi chiamano, mi hanno chiamato qualche volta e poi non li ho più sentiti, sono queste le frasi che si sentono e si vedono postate online quando si parla di agenzie che si occupano di rappresentare modelle e modelli.
Torniamo al solito punto, punto che non ci stancheremo mai di ribadire, oltre ad essere gradevoli d’aspetto, saper posare e sfilare, bisogna ingranare una marcia in più, bisogna assumere visibilità, occuparsi della propria immagine professionale, fare il marketing di se stessi, sia nei confronti del pubblico ma anche nei confronti delle agenzie che devono pianificare il vostro lavoro.
In questa professione non c’è nulla di garantito, le agenzie, a parte per determinati contratti che comunque sono rari, non possono garantire alcunché alle loro modelle e modelli, per un semplice fatto, le agenzie propongono ma sono i clienti, i fotografi ed i responsabili delle campagne pubblicitarie a disporre, a scegliere un modello, una modella anziché un’altra.
Le agenzie poi dovendo fornire molti profili, hanno in catalogo decine, se non centinaia di modelli e modelle appunto perché il cliente possa scegliere le persone con le caratteristiche più adatte ad indossare un vestito, ad interpretare una situazione a sfilare in un certo contesto.
Quindi come sappiamo la vostra autopromozione deve essere continua, nei riguardi del pubblico ma anche nei riguardi delle agenzie.
Un consiglio, se avete degli screzi o siete insoddisfatti dei lavori o dei pochi lavori che vi vengono procurati dalle agenzie, lamentatevi con loro direttamente ed in privato.
Lamentarsi sui social di una agenzia piuttosto di un’altra significa chiudersi in faccia le porte non solo di quelle, ma anche di tutte le altre agenzie.
Se postate sul web recensioni o commenti malevoli ed a volte anche offensivi, oltre a rischiare di essere querelati rischiate maggiormente il fatto di chiudere con il mondo della moda perché nessuna agenzia che abbia un po’ di buon senso vorrebbe avere a che fare con chi, per qualsiasi motivo banale, a torto o ragione, si metta a screditare pubblicamente un’agenzia ,salvo i casi di episodi di rilevanza penale o condotte censurabili poste in essere nei vostri riguardi parte dell’agenzia, solo in questi casi allora è giusto e legittimo gridare con forza e anche denunciare agli organi competenti.
Del resto pensateci: quante volte avete visto o sentito un fotografo o un’agenzia parlare male pubblicamente o addirittura pubblicare sui social o sui blog note negative riguardanti i modelli e le modelle?
Con le agenzie va costruito un rapporto basato sulla reciproca stima, serietà, cordialità e collaborazione, solo così le cose funzionano, non è che solo perché siete voi avete la priorità sugli altri e l’agenzia deve prima degli altri promuovere voi.